Laboratorio di Cartografia e Toponomastica Storica

Il LA.CAR.TOPON.ST. (Laboratorio di Cartografia e Toponomastica Storica), fondato dal prof. Vincenzo Aversano nel 2005 presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione (già Dipartimento di Teoria delle Istituzioni) dell’Università degli Studi di Salerno, opera nella promozione, sperimentazione e organizzazione di iniziative di carattere geografico e interdisciplinare, utili a favorire la conoscenza e valorizzazione del territorio attraverso la realizzazione di prodotti materiali e immateriali di diverso tipo (testi, grafici, poster, riproduzioni cartografiche e audio-visive, convegni, seminari, corsi di formazione, conferenze, ecc.).
Le sue attività, più specificamente, sono finalizzate alla raccolta, catalogazione, analisi scientifica e utilizzazione, per la ricerca e l’insegnamento, di carte antiche e di toponomastica, relativamente al territorio europeo e italiano, ma con particolare riguardo a quello meridionale.
Le premesse della sua fondazione nascono dalle esperienze di ricerca pura e applicata sul territorio che hanno fatto emergere sempre più l’esigenza dell’utilizzo di fonti, come quelle cartografiche e toponimiche antiche, finora consultate episodicamente e talora solo in chiave esornativa od erudita. Universale è così divenuta la consapevolezza che il territorio sia una realtà complessa, vero palinsesto di natura e di storia, frutto cioè di stratificazioni occupative del suolo nel tempo.

Per conoscere a fondo questa realtà, nei suoi aspetti visivo-paesaggistici e nelle strutture profonde – socio-economico-culturali – che la sorreggono e giustificano, non si può più fare a meno di ricorrere ai reperti cartografici, di varia età, scala, contenuto e stili costruttivi. Dalla loro analisi, infatti, si ricavano utili testimonianze di situazioni territoriali già sotto il profilo sincronico o, per così dire, statico; se poi per uno stesso ambito più o meno vasto, si riescono a reperire carte di diversa epoca, notevole sarà la luce che ne sortirà circa lo sviluppo della realtà geografica nei secoli, ovvero sui mutamenti che il fluire della storia ha procurato sulla fisionomia di quell’ambito stesso.
In senso più lato, inoltre, ragionando ancora in una prospettiva contenutistica, il valore di una carta va molto al di là della documentazione del paesaggio geografico di un’area e delle invisibili strutture sottostanti, ponendosi addirittura – nella sua comunicazionalità anche inconscia e simbolica – come indice, cartina di tornasole di una civiltà, all’interno di un determinato contesto politico-istituzionale e scientifico-culturale (molti esempi si potrebbero in proposito fare, dal «Mappamondo di Tolomeo» per l’Antichità allo «Atlante di Ortelio» di età moderna).
Aggiungasi che, in una prospettiva tecnico-formale, una carta d’epoca ha valore anche come parte della Storia della Cartografia in senso ampio (comprendente cioè l’evoluzione di discipline e procedimenti tutti concorrenti alla formazione del prodotto-carta), ove si abbia riguardo soprattutto alle forme espressive, alle tecniche d’esecuzione o di resa rappresentativa e ai materiali usati.  Se in questo consiste l’«utilità» in senso scientifico e didattico del reperto cartografico, che talora per la sua unicità e nobiltà può anche assurgere alla qualifica di «cimelio geo-cartografico» (per usare un’espressione di Osvaldo Baldacci), altrettanto si può dire dei toponimi, ossia dei nomi di luogo che, oltre a figurare in molte e diverse fonti indicate più oltre, quasi mai mancano sulla superficie della carta e con tutti gli altri simboli costituiscono un’organica intelaiatura eretta, nelle intenzioni dell’autore, per rappresentare il territorio.

In generale parlando, infatti, le denominazioni toponimiche sono innanzitutto dei documenti (e, quindi, degli «indicatori territoriali»), hanno spesso un enorme e insostituibile valore identitario rispetto ai luoghi su cui insistono e che designano e, infine, possono avere la caratura di «beni culturali» quando sono rara testimonianza di particolari “radici” del passato: in tal caso, oltre ad essere registrati e decodificati come tutti, meritano anche di essere salvati e salvaguardati con la reimmissione in circolo. In tale prospettiva, attraverso strutture informatiche dedicate, una propria rivista specializzata di riferimento (“Studi del La.Car.Topon.St.”) e materiali bibliografico-iconografici relativi alla toponomastica e alla geocartografia storica, il LA.CAR.TOPON.ST. ha curato una serie di prodotti, pubblicazioni, allestimenti di mostre cartografiche e convegni nel campo delle ricerche storico-geografiche e toponimiche, intese a ricostruire paesaggi, generi di vita e funzionamento territoriale del passato, che possa costituire una pietra di paragone con la geografia attuale del territorio per la comprensione, interpretazione e valorizzazione del suo patrimonio ambientale e antropico, orientandone correttamente la pianificazione.

Proprio in tale ottica il Laboratorio, oltre a rimanere luogo di acquisizione di cartografia e toponomastica in funzione rigorosamente scientifica ed esercitativo-didattica, ha maturato anche la capacità di allestire “prodotti” coerenti con le sue attività e destinabili al mercato culturale in ambito universitario, scolastico ed extrascolastico, in grado altresì di soddisfare – per la parte di competenza – le richieste di lettura geografica “profonda” e stratificata, provenienti da enti e istituzioni (pubbliche e private), interessate e/o coinvolte direttamente in progetti di pianificazione integrata e sostenibile dello sviluppo territoriale. In tale prospettiva il LA.CAR.TOPON.ST. collabora con la Terrextra s.r.l. di Salerno (società specializzata nell’impiego dei GIS e nella realizzazione di SIT), il LEA (“Laboratorio di Educazione Ambientale”) del comune di Mercato San Severino, la Fondazione Alario per Elea Velia, il SIGOT (Laboratorio di Sistemi Informativi Geografici per l’Organizzazione del Territorio: http://www.labsigot.it/) del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale e con l’AIIG (Associazione Italiana Insegnanti di Geografia), per la sensibilizzazione, attraverso la divulgazione e la didattica, orientate soprattutto verso i giovani, ai temi della valorizzazione e salvaguardia del territorio nei suoi valori tradizionali, materiali e immateriali.
Tra le sue attività di carattere scientifico-didattico il LA.CAR.TOPON.ST. annovera:

Convegni e seminari
«Cartografia, Toponimi, Identità nella Ricerca-Didattica e per il Territorio» (Univ. degli Studi di Salerno-Palazzo Brescia Morra di Acigliano, 19-20/09/06);

«L’America post-colombiana e il Mezzogiorno d’Italia» (Siano, Palazzo del Municipio, Aula Consiliare, 14/04/07);

«Il Territorio del Cilento nella cartografia e nella vedutistica (secc. XVII-XIX)», Fondazione “G.B. Vico” di Vatolla (13/10/07);

«Raccogliere, interpretare, utilizzare socialmente i toponimi» (DITESI dell’Univ. degli Studi di Salerno-Palazzo Brescia Morra di Acigliano, 19/01/2009);

Il territorio del Cilento nella Cartografia e nella vedutistica, Napoli, Sede Fondazione G.B. Vico (15/05/2010) e S. Maria di Castellabate, Villa Matarazzo (08/08/10);

“La Turchia incontra l’Europa. Un ponte geografico tra Oriente e Occidente dal Medioevo a oggi” (Univ. degli Studi di Salerno, 08/13/11)].

Attività didattiche svolte nell’ambito del Dottorato in Studi Letterari, Linguistici e Storici dell’Università degli Studi di Salerno

30/10/2020, La cartografia tra storia, geopolitica e linguaggio (lezione online nell’ambito delle attività didattiche del Dottorato di Studi Letterari, Linguistici e Storici dell’Università degli Studi di Salerno: https://www.dipsumdills.it/tx-course/la-cartografia-tra-storia-geopolitica-e-linguaggio/), con Laura Canali (cartografa della rivista di geopolitica Limes), a cura di S. Siniscalchi;

19/05/20, Donne e uomini in viaggio. La letteratura periegetica come fonte per la conoscenza del territorio e delle trasformazioni sociali” (lezione online nell’ambito delle attività didattiche del Dottorato di Studi Letterari, Linguistici e Storici dell’Università degli Studi di Salerno: https://www.dipsumdills.it/19-05-20-donne-e-uomini-in-viaggio-la-letteratura-periegetica-come-fonte-per-la-conoscenza-del-territorio-e-delle-trasformazioni-sociali/), con Marisa Pelizzari e Silvia Siniscalchi, a cura di S. Siniscalchi;

18/05/20Cartografia e storia. Il mistero delle “mappe aragonesi” (lezione online nell’ambito delle attività didattiche del Dottorato di Studi Letterari, Linguistici e Storici dell’Università degli Studi di Salerno: https://www.dipsumdills.it/20-05-20-cartografia-e-storia-il-mistero-delle-mappe-aragonesi/), con Fernando La Greca, a cura di S. Siniscalchi;

05/05/20-“La carta del Principato Citra di Giovanni Antonio Magini e l’enigma delle torri sparite” (lezione online nell’ambito delle attività didattiche del Dottorato di Studi Letterari, Linguistici e Storici dell’Università degli Studi di Salerno: https://www.dipsumdills.it/05-04-20-la-carta-del-principato-citra-di-giovanni-antonio-magini-e-lenigma-delle-torri-sparite/), con Fernando La Greca e Silvia Siniscalchi, a cura di S. Siniscalchi;

Mostre cartografiche
– «Per i “carneadi” della Cartografia: il microterritorio da posta in gioco a emozione…» (Palazzo Brescia Morra di Acigliano (20/09/06-31/10/06) e Palazzo S. Agostino di Salerno (12-13/12/06);
– «Cristoforo Colombo Ammiraglio del Mare Oceano» (Siano, Municipio, A. Consiliare, 14/04/07);
– «Il Territorio del Cilento nella cartografia e nella vedutistica (secc. XVII-XIX)», Fondazione “G.B. Vico” di Vatolla e altre sedi (dal 13/10/07 a seguire)].

Produzione di materiali scientifici e divulgativi
– poster “La pizza napoletana dal 1889 al terzo millennio: la conquista del mercato mondiale”, per “Quality Agriculture: Historical Heritage and Environmental Resources …” (Roma, FAO, 4-12/07/05), in “Geografia Comparata delle Aree Agricole Europee ed Extraeuropee”, Bari, WIP Ed., 2005 (ISBN/ISSN: 88-8459-084-1);
manifesti, locandine e inviti della Giornata di St. «Cartografia, Toponimi, Identità nella Ricerca-Didattica e per il Territorio» (2006);
manifesto della mostra «Per i “carneadi” della Cartografia: il microterritorio da posta in gioco a emozione…» (2006);
appendice della mostra cartografica «Per i “carneadi” della Cartografia: il microterritorio da posta in gioco a emozione…»
manifesto della mostra «Cristoforo Colombo Ammiraglio del Mare Oceano» (2007);
locandine, manifesti e brochure della mostra «Il Territorio del Cilento nella cartografia e nella vedutistica (secc. XVII-XIX)» (2007);
manifesto del convegno Il territorio del Cilento nella Cartografia e nella vedutistica (2010);
locandina del seminario “La Turchia incontra l’Europa. Un ponte geografico tra Oriente e Occidente dal Medioevo a oggi” (2011)],
locandina del 62° convegno nazionale dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia

Elenco pubblicazioni realizzate nell’ambito delle attività del La.Car.Topon.St.

Articoli

Ingegneri e Cartografia. Un rapporto proficuo (Riflessioni a margine e dentro la Mostra cartografica «Per i “carneadi” della Cartografia: il microterritorio da posta in gioco a emozione...» e “Camillo Rosalba e l’Acquedotto Pugliese: il contrib. di un ingegnere-cartografo per lo sviluppo del territorio”, in Di Leo A. (a cura di), L’Ingegneria e la sua storia, Cava de’ Tirreni, Marlin Ed., 2006, pp. 305-329 e 290-304

“Una fonte trascurata per la ricostruzione del paesaggio e dell’identità territoriale: i toponimi di antiche carte regionali come caso dimostrativo”, in Scritti in onore di Carmelo Formica, Unina, 2008, pp. 49-90

“La ricerca didattica in Geografia e formazione dei docenti: primi risultati da un’indagine statistica” e “Cartografia dei giornali e cartografia storica: un ‘aperitivo’ geo-topografico nella ricerca-didattica” in Terre di mezzo: la Basilicata tra costruzione regionale e proiezioni esterne. Formazione e ricerca didattica in geografia: esperienze e prospettive, Atti 50° Conv. Naz. A.I.I.G., Bari, Ed.dipag., 2008, pp. 73-80 e 105-218

“Implicazioni geografiche nell’idea e nella prima attuazione della “Real Colonia”di San Leucio, con particolare riguardo alla normazione socio-sanitario-lavorativa”, in Salute e Lavoro. Geografia Medica. IX Seminario Internaz. (Roma, 13-15/12/07), Perugia, Rux Ed., 2009, pp. 307-330.

“La Certosa di Padula e il suo territorio”, in Città e Sedi Umane Fondate tra Realtà e Utopia, Locri, Pancallo Ed., 2009, pp. 675-702.

“Problemi di gestione delle acque in provincia di Sa: l’esempio di un’area-campione ‘sensibile’, attraverso carte e documenti d’archivio del secondo Ottocento”, in Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia. La cartografia storica da bene patrimoniale a strumento progettuale, Roma, Univ. La Sapienza, 2, lug.-dic. 2010, pp. 161-175

“Il paesaggio visibile e invisibile ricavato da piante manoscritte di enti religiosi e dai toponimi di carte regionali a stampa. In: “La cartografia come fonte per la ricostruzione storico-culturale del paesaggio: rifessioni metodologiche”, in Cartografia di paesaggi. Paesaggi della Cartografia, Bologna, Pàtron, 2010, pp. 99-145

“La Cartografia Digitale nella ricerca e nella didattica geocartografica”, in V. Aversano, Leggere carte geografiche di ieri e di oggi. Come e perché, cit., pp. 263-283

“Il problema dei rifiuti in Campania: analisi e prospettive da un punto di vista geografico”, in Il futuro della Geografia: ambiente, culture, economia. Atti del XXX Congresso Geografico Italiano, Firenze, 10-12/09/08, Bologna, Pàtron, 2011, vol. I, pp. 109-114

“Casi di micro-confinazione territoriale in “Destra Sele” attraverso sei carte antiche (secc. XVIII-XIX)”, in Boll. A.I.C. n. 143/2011, pp. 293-312.

Collana Studi del La.Car.Topon.St.

Studi del La.Car.Topon.St. nn. 1-2 (2006-07), a cura di V. Aversano, Gutenberg Edizioni, Fisciano, 2007.
Studi del La.Car.Topon.St. nn. 3-4 (2007-08), a cura di V. Aversano, Gutenberg Edizioni, Fisciano, 2009.
Studi del La.Car.Topon.St. nn. 5-6. Numero Speciale dedicato a V. Aversano, a cura di S. Siniscalchi, Gutenberg Edizioni, Fisciano, 2014.