di Valentina Prisco

Sabato 2 marzo, alle ore 11:00, per il secondo appuntamento dei “Caffè della Geografia”, a cura della sezione regionale Campania dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG), la libreria Imagine’s Book di Salerno ospiterà la presentazione del volume di Vincenzo Aversano, “Canzona napulitana-Spiragli geo-artistici d’una civiltà glocale” (Edizioni Gutenberg).

La musica di Napoli, espressione geografica a tutto tondo, è un valido strumento di ricerca-didattica, in perfetta sintonia con i recenti orientamenti interdisciplinari della formazione geografica, scolastica e universitaria. Una formula, quest’ultima, pionieristicamente concepita da Vincenzo Aversano – già Professore Ordinario di Geografia all’Università di Salerno – come rivelano i contributi raccolti nel suo nuovo volume dal titolo “Canzona napulitana-Spiragli geo-artistici d’una civiltà glocale” (Gutenberg Edizioni, 2023). Pubblicato con il patrocinio della Società Salernitana di Storia Patria, del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi e della Provincia di Salerno, il volume sarà presentato questa mattina alle 11:00 presso la libreria Imagine’s Book di Salerno nell’ambito dei “Caffè della Geografia”, organizzati dalla sezione regionale Campania dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG), in adesione alla formula divulgativa della Public Geography.
Scorrendo le sostanziose pagine del libro, si attraversano oltre vent’anni di studi sulla canzone partenopea e napoletana, condotti da Aversano con rigore scientifico e fluidità espositiva, lungo il fil rouge di una visione sistemica del territorio e della sua scienza madre, la Geografia.

In tale prospettiva, con un originale approccio interdisciplinare, l’Autore svela aspetti spesso inediti della vita e delle opere dei principali autori e poeti della tradizione napoletana (Salvatore Di Giacomo ed E.A. Mario in particolare), con un occhio attento soprattutto alla valenza geografico-storica e simbolico-culturale dei loro “prodotti”, quali manifestazioni di cambiamenti di strutture, società, economia, costumi, modi di pensare, nel mutare di paesaggi e gerarchie tra vari centri e periferie. Allo stesso tempo Aversano si concentra sullo studio di alcuni brani della tradizione musicale partenopea, offrendone innovativi commenti, suffragati da numerose prove e con ricostruzioni storico-filologiche molto puntuali e approfondite.

Ne è un esempio lo studio sulla genesi e sul significato di Michelemma’, uno dei brani più indecifrabili del patrimonio musicale partenopeo, di cui Aversano coglie una possibile chiave interpretativa nell’accostamento alla novella sesta del Decameron di Boccaccio (dedicata alla storia degli amanti Gian di Procida e Restituta, ambientata tra Ischia e Procida) e all’origine ‘germanica’ dell’intercalare del nome, tra ricordi d’infanzia ed evocazioni magico-simboliche. Per altro verso, il volume evidenzia anche la funzione di “incubatori” delle canzoni napoletane, quali potenti custodi dei valori costitutivi dell’uomo e della sua più profonda essenza spirituale.

Si tratta di valori espressi mirabilmente dalla stratificata e plurisecolare cultura del Mezzogiorno, che la città di Napoli incorpora e rappresenta in maniera trasversale, congiungendone l’anima “alta” e “bassa”, infuturandola nell’evoluzione costante delle sue forme espressive e del suo patrimonio musicale. Parafrasando Wright, Napoli può infatti considerarsi un potente veicolo emozionale di comprensione “geosofica” di problemi, urbani e non, del Sud italiano e, più in generale, del Sud del mondo.

La presentazione, moderata dalla giornalista Erminia Pellecchia, vedrà gli interventi di Olga Chieffi, critico musicale, e Silvia Siniscalchi, Ordinaria di Geografia dell’Università di Salerno, con la partecipazione dell’Autore e di Vinny Landi, della Casa Editrice Gutenberg.

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