“Il mare non è acqua” è un progetto che, attraverso la tecnica del racconto, dell’illustrazione grafica e della progettualità laboratoriale, promuove immagine, prestigio, storia, geografia e bellezza del territorio salernitano. Lucia Quaranta, responsabile del progetto, attraverso la lettura del suo libro “Il mare non è acqua”, ha organizzato con Cristina Giudice e suor Maria Luisa, docenti dell’ Istituto S. Teresa del Bambin Gesù di Salerno, dei laboratori creativi, per arricchire la cultura del territorio di fantasia e creatività. Accompagnato all’interno della narrazione, ogni bimbo ha avuto la possibilità di riscriverla a proprio piacimento, senza vincoli o indicazioni.

Dopo una breve presentazione del testo, gli alunni sono diventati subito i veri protagonisti del progetto. A ciascuno è stato distribuito un foglio A4 su cui è stato rappresentato il gioco dei puntini numerati. Attraverso l’immagine ottenuta dall’unione dei puntini, gli alunni hanno scoperto “Luxio” (un pesce lanterna), personaggio principale del racconto, che li ha condotti nel loro percorso avventuroso. Successivamente si è proceduto alla lettura animata di alcuni brani, utilizzando oggetti realizzati con materiali di recupero (bottiglie di plastica, sabbia, sassolini, carta riciclata) coinvolgendo e stimolando i bambini a interagire e manifestare le proprie emozioni. La lettura, incentrata su espressività, intonazione, ritmo e pause della punteggiatura, è servita ad aumentare la capacità di concentrazione e comprensione del testo, nonché di scrittura personale, costituendo un modello di riferimento esportabile nelle fasi successive della formazione degli alunni. Il personaggio “Luxio” si confronta nelle sue avventure con la storia e il territorio salernitano, analizzando ambienti, fatti e collegamenti con la singola esperienza del bambino e la sua conoscenza del luogo in cui vive.

Gli alunni sono stati così stimolati a scrivere o disegnare le proprie suggestioni rispetto al proprio territorio, nonché ad esprimere il personale modo di vedere e vivere la propria città. Al termine del progetto l’obiettivo raggiunto è stato il processo di immedesimazione dei bambini e dei ragazzi nella propria realtà territoriale ove “il mare non è solo acqua”, ma è un’opportunità, un pretesto per conoscere le radici e la propria identità.

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